Sono Francesca Cavallini. Dopo la laurea, ho iniziato il dottorato con la supervisione del mio mentore, la Prof.ssa Perini e ho approfondito lo studio del precision teaching. In America, ho avuto la possibilità di conoscere il Prof. Carl Binder che mi ha guidata nello studio dei principi ABA e tornata in Italia ho fondato Tice, primo centro italiano ad usare Precision Teaching nei suoi programmi
...e cosa c’entrano con il precision teaching?
Prima di addentrarci nel descriverla approfondiamo qualche definizione.
Per “canale di apprendimento” si intende una sequenza che specifica la particolare modalità sensoriale attraverso la quale lo/la studente/essa riceve l’istruzione e la modalità di azione che dovrà compiere l’allievo/a in risposta.
In genere, un canale di apprendimento ha almeno un termine “in” (ricezione) e un termine “out” (produzione) ciascuno dei quali è espresso da verbi.
Immaginate un bambino che deve leggere una parola scritta su un foglio: il canale attraverso il quale arriva l’informazione è visivo (vede) mentre quello attraverso il quale produce la risposta è parlare (dice).
Invece nel caso il bambino dovesse sillabare una parola che gli viene detta il canale di entrata sarebbe l’ascolto (sento) e il canale di uscita il parlare (dico).
Qualche esempio di canale di apprendimento
A cosa serve la matrice?
- aiutarci a definire in modo chiaro quale apprendimento stiamo osservando
- ricordarci che troppo spesso l’istruzione nelle nostre scuole (e nei percorsi di abilitazione/riabilitazione)
Come usare la matrice dei canali di apprendimento?
Sperando che questo argomento vi abbia incuriosito, vi ricordo che nel testo che abbiamo tradotto su Precision Teaching potete trovare tanti esempi di applicazione di questa matrice.
Francesca Cavallini