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Cosa sono i canali di apprendimento (learning channels)?

Francesca Cavallini | Presidente Tice Piacenza

Sono Francesca Cavallini. Dopo la laurea, grazie alla supervisione del mio mentore, la prof.ssa Silvia Perini, ho iniziato il dottorato di ricerca che mi ha portata a studiare e fare ricerca sul precision teaching. Durante il dottorato ho avuto la possibilità di viaggiare in America e conoscere il professor Carl Binder che mi ha guidata nello studio dei principi ABA nella gestione dell’impresa. Tornata in Italia ho fondato Tice e da allora mi occupo di innovazione sociale e ricerca applicata coniugando così i miei più grandi interessi: Università e persone.

Se hai delle domande puoi scrivere a Francesca Cavallini

...e cosa c’entrano con il precision teaching?

In una delle mie prime esperienze di precision teaching mi sono imbattuta nella learining matrix, una matrice come quella che vedete nell’immagine.
 
La prima volta che l’ho vista mi sono chiesta quale fosse la finalità e, dopo averla compresa, mi sono ripromessa che ne avrei parlato nel blog.
Prima di addentrarci nel descriverla approfondiamo qualche definizione.
 
Per “canale di apprendimento” si intende una sequenza che specifica la particolare modalità sensoriale attraverso la quale lo/la studente/essa ricerve l’istruzione e la modalità di azione che dovrà compiere l’allievo/a in risposta.
 
In genere, un canale di apprendimento ha almeno un termine “in” (ricezione) e un termine “out” (produzione) ciascuno dei quali è espresso da verbi.
 
Immaginate un bambino che deve leggere una parola scritta su un foglio: il canale attraverso il quale arriva l’informazione è visivo (vede) mentre quello attraverso il quale produce la risposta è parlare (dice).
Invece nel caso il bambino dovesse sillabare una parola che gli viene detta il canale di entrata sarebbe l’ascolto (sento) e il canale di uscita il parlare (dico).

Qualche esempio...

Esempi comuni utilizzati comunemente nell’istruzione sono:
“vedere-dire”
“sentire-dire”
“toccare-dire”
“vedere-scrivere”
“vedere-segnare”
“vedere-puntare e cliccare” “vedere-disegnare”
“sentire-scrivere”,
“sentire-segnare”
e così via.

A cosa serve la matrice?

La matrice elaborata da Eric Haughton, nel 1976, uno storico precision teachers, ha 2 grandi funzioni:
  • aiutarci a definire in modo chiaro quale apprendimento stiamo osservando
  • ricordarci che troppo spesso l’istruzione nelle nostre scuole (e nei percorsi di abilitazione/riabilitazione)

Come usarla?

Ogni volta che introducete un nuovo argomento potreste stamparne una e scrivere tanti più esercizi quanti ve ne vengono in mente nelle varie caselle in modo da allenare tutte le modalità in cui quell’apprendimento può esprimersi.