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5 domande da non fare a due mamme lesbiche

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Francesca Cavallini, psicologa, dottore di ricerca, fondatrice di Tice e mamma lesbica di due bambine, racconta da un punto di vista psicologico e scientifico l’omogenitorialità, aprendosi alla propria esperienza in modo consapevole e arricchente.

Se hai delle domande puoi scrivere a francesca.cavallini@centrotice.it

Quando si inizia il percorso di Pma in una coppia di donne è normale suscitare in amici e parenti domande e curiosità. Sebbene alcune domande siano perspicaci e ponderate, è possibile anche ascoltarne alcune fuori luogo. Ecco le 5 domande a cui speriamo di non dover mai più rispondere e il perchè.

1. Chi di voi due è la madre?

Lo siamo entrambe!
Siamo entrambe genitori e siamo entrambe donne, quindi siamo entrambe madri; inoltre, siamo entrambe ugualmente responsabili del benessere, della sicurezza e dell’educazione di nostro figlio. Nel nostro caso, io e la mia compagna siamo state insieme per cinque anni prima di avere nostra figlia. Volevamo avere un bambino insieme. Insieme abbiamo sognato come sarebbe stato il nostro bambino, come volevamo crescerlo e cosa speravamo di insegnargli.

2. Chi è la madre biologica?

Questa è una domanda leggermente diversa e, in un certo senso, è corretta e clinica. Ma non chiedete della madre biologica perché potrebbe non essere presente in famiglia. Il bambino potrebbe essere stato adottato, oppure una delle madri potrebbe aver portato in grembo il bambino mentre l’altra ha contribuito con l’ovulo. La domanda è anche off-limits perché può sottintendere una certa qualità della maternità: ovvero che la madre che ha partorito sia più madre dell’altra. 

3. Dove avete preso lo sperma?

Ovviamente nessuna coppia lesbica è così illusa da pensare che la gente pensi che abbiano fatto un figlio insieme.
Se c’è stata una gravidanza in famiglia, sicuramente è servito dello sperma e di certo non proviene da una delle madri.
Ma anche se conoscete molto bene la coppia, la questione del donatore potrebbe essere spinosa. Forse lo sperma proviene da qualcuno che conoscete anche voi o forse le future madri non vogliono fare il nome della banca del seme, ma soprattutto non sono affari di nessuno.

4. Il padre fa parte della vita di vostro figlio?

Una volta per tutte, il papà non esiste!
Un papà è un genitore, un donatore è un donatore. 
Impegniamoci a fare una distinzione rigorosa tra un genitore e un donatore, perchè sono cose ben diverse. 

5. Cosa sapete del donatore di sperma?

A meno che i genitori non inizino a raccontare dettagli sul donatore, non fate questa domanda. Non c’è nulla di importante da sapere sul donatore. Dovete fidarvi del fatto che i genitori abbiano controllato la sua storia sanitaria e qualsiasi altra cosa sia importante per loro. La risposta a questa domanda non sarà mai: “Beh, ha un’intelligenza nella media, il suo più grande hobby è dormire sul divano e dona lo sperma per ricavarne soldi”. Suvvia! 

Vi va di raccontarci quale domande vi hanno fatto? Scrivetecelo nei commenti!

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Francesca Cavallini | Presidente Tice Piacenza

Francesca Cavallini
Psicologa, Fondatrice di Tice, Docente presso l’Università degli Studi di Parma

Dopo la laurea in psicologia, grazie alla supervisione del suo mentore, la prof.ssa Silvia Perini, ha iniziato il dottorato di ricerca che l’ha portata a studiare e fare ricerca sul precision teaching. Durante il dottorato ha avuto la possibilità di viaggiare in America e conoscere il professor Carl Binder che l’ha guidata nello studio dei principi ABA nella gestione dell’impresa. Tornata in Italia ha fondato Tice e da allora si occupo di innovazione sociale e ricerca applicata coniugando così i suoi più grandi interessi: Università e persone.

Per una consulenza scrivi a: Francesca Cavallini